Trani Foro

Sasso e Zarbanella, una storia persa nel tempo

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gargoil dei materiali
view post Posted on 1/11/2007, 10:37




Via Sasso è una traversa di corso Vittorio Emanuele, due strade prima verso corso Regina Elena andando verso Barletta. pochi sanno però chi fosse realmente questo Sasso, come del resto molti personaggi a cui sono intitolate strade e piazze la cui origine cade nell'oblio. La vicenda di Sasso e di Zarbanella, ripresa da Amorose, si staglia nel panorama storico della Puglia medievale

Sasso era un soldato, valoroso combattente posto a capo della milizia cittadina durante le guerre di occupazione normanna. gli anni dopo il 1000 videro la Puglia e l'intero meridione sconvolti dall'antica rivalità tra Longobardi e Bizantini, dominazioni secolari ormai in piena decadenza, e dalla rapida e capillare espansione dei Normanni, parenti stretti degli antichi Vichinghi.
la città di Trani si unì alla storica rivolta di Melo a Bari contro i bizantini nel 1010. la ribellione valse alla città un violento saccheggio nel 1018 da parte dei bizantini che avevano sconfitto le ultime avvisaglie della rivolta a Canne. i borghi pugliesi, non potendo più contare sulla protezione degli antichi dominatori, allertarono piccole ma audaci milizie cittadine.

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il clan normanno degli Altavilla, una volta conquistati molti domini nel sud Italia, si spartì i vari possedimenti. La zona che comprendeva le città di Bisceglie, Andria, Trani, Corato e Barletta venne assegnata a Pietro, che assunse il titolo di conte di Trani. Proprio a causa della forte presenza bizantina in città, a Pietro e ai suoi successori si deve la fortificazione delle città limitrofe, in attesa della conquista della nostra città

Nel 1042 Argiro, figlio di Melo, si alleò con Pietro e mosse alla conquista di Trani, riluttante alla rivolta contro il dominio bizantino. I normanni assaltarono i casali intorno alla città ma non riuscirono ad entrare nelle mura. L’arma principale dei normanni era una torre di legno, utile alla conquista delle mura, permettendo ai soldati di avvicinarsi evitando di essere colpiti dai difensori.
I normanni si ritirarono dal campo di battaglia e la città di Trani potè tirare un sospiro di sollievo, ma per poco: gli aiuti bizantini richiesti non sarebbero arrivati e i normanni avrebbero presto ricominciato l’assalto. I cittadini tranesi decisero così di armare la propria milizia cittadina, composta da tutti gli uomini validi a disposizione in città. Il comandante di queste forze, un tale Sellitto, assegnò il comando della difesa delle mura ad un ardimentoso popolano Sasso.
Tra i volontari della milizia cittadina, spiccò la presenza di una fanciulla che le cronache riportano come Zarbanella o Zorbanella: si era arruolata per combattere a fianco di suo padre Alfano, ormai vecchio e non adatto al combattimento.
Sellitto decise di prendere in contropiede i normanni, bruciando la loro preziosa torre di legno in un attacco notturno: la spedizione venne assegnata a Sasso, ma anche Zarbanella, nella disapprovazione generale, vi volle partecipare.

L’attacco riuscì, ma i normanni si accorsero dell’incursione e inseguirono i valorosi tranesi. Durante la ritirata una freccia attraverso lo scudo di Sasso ferendolo gravemente. Sasso cadde a terra disperando nella salvezza, quando Zarbanella tornò indietro combattendo come una furia e difendendolo da molti nemici, permettendo agli altri soldati di recuperare il loro comandante
Zarbanella venne ferita, il suo coraggio venne ricompensato con le nozze con lo stesso Sasso, di cui aveva salvato la vita.
Sasso, ormai divenuto un eroe popolare, diventò sempre più importante nella vita sociale e politica della città, venendo addirittura ostacolato nella sua ascesa dall’accusa di essere figlio di una serva, situazione che avrebbe precluso ogni possibilità di ottenere una carica pubblica della città. Difesosi dall’accusa, Sasso divenne prima comandante della milizia cittadina e successivamente pretore, ovvero primo magistrato della città

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La storia della città in questo periodo è ancora travagliata. Le cronache raccontano di un tradimento di Argiro e di un attacco di Pietro il normanno nel 1046. la città resistette e fu conquistata solo una decina di anni dopo da suo figlio Pietro II. Ma nel vuoto di potere tra normanni e bizantini, ancora in lotta tra loro e divisi da lotte interne, Trani godette di una sostanziale autonomia, tanto da promulgare nel 1063 i famosi Ordinamenta Maris, fino alla definitiva conquista da parte di Roberto il Guiscardo, capo dei normanni, inviso a Pietro II che pagò la sua avversione al signore dei normanni con la ritirata dei suoi seguaci proprio a Trani, espugnata da Roberto dopo 50 giorni di assedio il 2 febbraio 1073, costringendo Pietro a rifugiarsi a Corato per poi essere catturato. Trani godette comunque di ampia autonomia in campo ecclesiastico, amministrativo e giudiziale per molto altro tempo


fonti
http://www.crsec.it/
www.radiobombo.it

Edited by gargoil dei materiali - 2/11/2007, 09:43
 
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otellov
view post Posted on 1/11/2007, 11:38




che bella storia...
 
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1 replies since 1/11/2007, 10:37   367 views
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